Ha da poco iniziato a nevicare e il giardino pian piano si sta imbiancando.
Adoro l'atmosfera immobile che si crea quando fuori nevica, c'è poco da aggiungere...adoro la neve in città!
Si lo so, tutti non fanno altro che ripetere che è scomodo, che ci sono i disagi, che i commercianti (noi!) possono chiudere i battenti, che la neve è bella solo in montagna e se sei lì a non fare nulla!
Ma io invece amo la neve in città! Perché un paio di giorni all'anno di tetti bianchi, di palle di neve e di rumori ovattati non hanno mai fatto male a nessuno.
Beh adesso posso urlarlo...finalmente è arrivata la neve!
Guardando continuamente fuori dalla finestra per calcolare millimetri caduti e grado di "attacabilità", che vengono poi riportati a M. accompagnandoli anche da qualche verso canticchiato di Jingle Bells, perché la neve fa sempre un po' Natale! (tralascio volontariamente descrizione della sua faccia!) mi è venuta voglia di cucinare questa ricetta: ZUPPA DI FAGIOLI E CAVOLO NERO!
Guardando continuamente fuori dalla finestra per calcolare millimetri caduti e grado di "attacabilità", che vengono poi riportati a M. accompagnandoli anche da qualche verso canticchiato di Jingle Bells, perché la neve fa sempre un po' Natale! (tralascio volontariamente descrizione della sua faccia!) mi è venuta voglia di cucinare questa ricetta: ZUPPA DI FAGIOLI E CAVOLO NERO!
E' una minestra lenta, che ha bisogno di tanta cura e tanta pazienza, di una cottura quasi cullata.
Per questo ho deciso di godermela tutta, di non usare pentole a pressione o altri elettrodomestici per velocizzarne la preparazione.
Per questo ho deciso di godermela tutta, di non usare pentole a pressione o altri elettrodomestici per velocizzarne la preparazione.
Ho voglia anch'io come la neve di cadere piano e restare immobile...
La ricetta originale la trovate qui, io ho usato la fagiolata della linea Vivi Verde Coop che contiene fagioli borlotti, cannellini, fagioli neri e rossi e fagioli occhio nero, ho anche aggiunto una mangiata di ceci per un totale di 250 gr di legumi secchi.
Dopo aver lasciato i legumi una notte in ammollo (ecco a cosa servono le previsioni del tempo!) li ho lavati e fatti bollire per un'oretta.
Nel frattempo ho pulito il cavolo nero (questo video su come si pulisce il cavolo nero è illuminante!), l'ho sbollentato in acqua salata e l'ho tagliato a listarelle.
ATTENZIONE a non buttare l'acqua di cottura del cavolo!
In una pentola capiente ho fatto soffriggere olio, cipolla, sedano, carota e pomodorini tutto precedentemente sminuzzato con la mezzaluna.
Ve l'ho detto che avevo voglia di gustarmela tutta la preparazione di questa zuppa!
Ho aggiunto i fagioli già scolati, il cavolo nero e ho messo a sobbollire per un paio d'ore utilizzando l'acqua di cottura del cavolo.
Vi consiglio di aggiustare di sale a cottura quasi ultimata perchè dovendo aggiungere tanta acqua, che poi evapora, si potrebbe rischiare di avere una zuppa troppo salata.
Accompagnatela con del pane tostato.
Ecco il risultato di questo lento, bianco pomeriggio ai fornelli...
PS: quando l'ho versata nei piatti, M. ha assaggiato prima di me. Ha poggiato il cucchiaio sulla tavola dicendomi che gli dispiaceva ma era immangiabile. Ha detto che probabilmente il cavolo nero aveva reso la zuppa amarissima. Non vi dico la mia faccia, ho visto passarmi davanti, fotogramma dopo fotogramma, tutto il pomeriggio passato a spadellare. Inoltre il panico su cosa cavolo (nero!) mangiare a quell'ora!
Naturalmente è stato un suo divertentissimo scherzo molto ben riuscito!
Per fortuna invece il morosino simpatico ha gradito talmente tanto da maggiarne 2 piatti e mezzo!!!